Inno alla Notte, [Twincest]

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.•Elysion.†.Roh•.
view post Posted on 18/12/2008, 16:15




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"Inno alla Notte"
By Elysion Roh

is licensed under a Creative Commons Attribute-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License

Attenzione, avviso ai lettori: "Inno alla Notte" è in realtà il preludio a tre capitoli di un'altra Ff. E'anche una delle mie Ff rinnegate, ossia le prime che ho scritto e che oggi come oggi non rifarei mai uguali... Se vi piacerà, la posterò volentieri. Io "vado a commenti", nel senso che aspetto sempre un certo numero di critiche prima di postare...che autrice capricciosa...spero che vi piacerà! Buona lettura!


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La luce è bella.
E’ bella perché grazie a lei posso vedere i riflessi brillanti fra i suoi capelli, i suoi occhi luminosi.
Ma io preferisco la notte…
…perché lontano dal sole …
…lui può essere mio.


Non ci sembrava vero…una settimana libera.
E neanche una settimana qualsiasi…mancavano solo due giorni. Halloween.
Abbiamo sempre adorato Halloween: la possibilità di cambiare aspetto in modo tanto radicale da non essere riconosciuti nemmeno dai propri cari…o dai propri fans.
Eh già. Io e Bill avevamo deciso, quest’anno, di correre il rischio ed uscire senza nessuna precauzione per poi mescolarci fra la folla…la folla di Parigi.
La nostra città non è molto grande. Non ci sono superlocali in cui divertirsi, niente di niente…così il mio caro gemellino ha pensato bene di trascinarmi qui. Quattordici ore di scomodissima auto per poi trovarci al nono piano di un comunissimo Novotel a La Défense.
Lui ovviamente è in brodo di giuggiole.
Saltella in giro per la stanza da un quarto d’ora.
<<guarda, abbiamo la stanza sull’angolo! La vedi? E’ la Senna! E là si vede il Sacro Cuore!!! E quel tempietto? Quello lì bianco! Vieni a vederlo? Tomiii…>>
Si gira e mi osserva, l’espressione entusiasta di un bambino.
Ah, non mi frega….non me. Lo so che non è assolutamente ingenuo come vuol farmi credere.
Lo stuzzico un po’.
<<sì, si….vedo….>>
Un’espressione corrucciata ed infantile.
<<che entusiasmo.>>
Gli sorrido, un sorrisino carico di significato.
Sa che al momento non me ne può importare di meno della Tour Eiffel, o dell’Arco di trionfo.
Saltella verso di me. Mi aspetto qualcosa, ma mi supera ed entra nel bagno. Perfido. Bambino perfido.
<<sbrigati a prepararti, il sole è tramontato. Voglio uscire!>>
<<cucciolo, abbiamo viaggiato ore…stiamo giù un giro…>>
Mi avvicino alle sue spalle e lo abbraccio da dietro. Mi sorride allo specchio nel quale si stava aggiustando i capelli. Beh, almeno ha scelto di limitarsi a piastrarli…
<<non…-si gira verso di me e mi bacia con un sorriso-…ci pensiamo…-un altro bacio-…neanche, Tomi. Fuori, adesso>>
Mi sorride, mi prende per una mano e mi trascina davanti all’ingresso.
Dieci minuti dopo stiamo passeggiando sul ponte che attraversa la Senna. Avrei dovuto evitare persino di provarci…sono anni che mi comanda a bacchetta.
I francesi che ci sorpassano sono tutti presi dalla loro quotidianità. Pensavo che avremmo avuto problemi, invece qui non si accorgerebbero di un terrorista nudo.
Lo prendo per mano.
<<tomi, guarda…>>
Ci fermiamo. Sposto i miei occhi su di lui. Sta guardando in alto, a sinistra. Seguo la sua traiettoria…c’è la famosa Tour Eiffel, l’hanno illuminata.
<<sai che oltre a quelle luci dorate, i primi dieci minuti di ogni ora ne accendono di blu intermittenti?>>
Mi guarda ammirato. Lo attiro verso di me, mi bacia una volta, due, tre…approfondiamo il bacio.
Giuro che d’ora in poi leggerò anche il depliant all’apparenza più inutile. Pensa un po’che risultati.
Passa qualche minuto e continuiamo la nostra passeggiata. Raggiungiamo la parte vecchia della città, camminando abbracciati stretti, in modo che non si capisca dove finisco io ed inizia lui.
Pausa sigaretta davanti all’Arco.
<<si dice che gli Champs Elysées siano molto più lunghi da percorrere di quanto sembrino. E che se ti metti davanti all’Obelisco in Place de la Concorde, puoi vedere attraverso L’Arcodi Trionfo l’ Arco de La Défense!>>
Che palle. Come mai tanto interessato a fare il turista?
<<sì, Bill, ma…penso che si riferisca a quello che puoi vedere di giorno, sai? Alla luce del sole..>>
Si blocca per un istante, sembra intristito, poi scoppia a ridere.
<<sì…forse sì!>>
L’adoro quando ride. Vorrei solo nascondere le sue labbra con le mie e farlo sparire sotto di me. Cosa che avrei fatto molto volentieri se questo capriccioso cantante non mi avesse trascinato fuori dall’Hotel.
<<ci proviamo lo stesso?>>
<<uffa…>>
Mi guarda accigliato.
<<sono stanco…>>
<<uffa…>>
<<non farmi il verso, moccioso>>
Si arrabbia. Quando gli salta la mosca al naso è ancora più sexy.

Oh, Dio…

Un guizzo negli occhi e un sorriso malizioso.
<<va bene, torniamo in albergo, Tom>>

Cos’hai in mente, stavolta?

Non mi parla per tutta la camminata di ritorno. Quando cerco di incontrare il suo sguardo, alza leggermente le sopracciglia con fare saccente e sorride in modo enigmatico. E’impossibile capire cosa pensa, a volte, persino per me.
Quando entriamo il portiere ci saluta. Il mio caro fratellino non risponde. Sa il francese meglio di me, ma l’ha sempre odiato, quindi non lo parla volentieri.

Che c’entra, adesso?

Sono teso. Cosa succederà appena arriveremo in camera? Le fantasie mi portano ovunque.
Non sono completamente in me quando Bill mi spinge in camera ed inizia ad armeggiare con la mia cintura, dopo aver sollevato la mia felpa e la maglietta.
Lo aiuto a liberarmi dai vestiti. Resto in bermuda. Mi butta sul letto, ha ancora in mano la mia cintura…inizia a baciarmi.

Uccidimi.

Sale a cavalcioni su di me, spingendomi più in alto fino ad avere la testa praticamente contro la spalliera a sbarre d’ottone…mi prende i polsi con le mani e le porta in alto,senza smettere di baciarmi e strofinare il bacino contro il mio….

Ma che?!?

Non riesco a muovere le braccia. Bill smette di baciarmi e sorride soddisfatto seduto sui miei addominali.
<<così impari a non assecondarmi, Tom.>>
Si piega su di me e mi bacia la fronte. Sussurra con le labbra davanti ai miei occhi
<<bonne nuite mon cher>>
Poi si allontana da me, scende dal letto e va in bagno, a struccarsi e cambiarsi credo.

Bastardo…

Prima mi arrabbio, poi mi viene da ridere.
Bill è Bill…come avevo potuto credere di tenergli testa?
Torna da me senza far particolarmente caso alla mia presenza. Ho il fondato sospetto che faccia apposta..
Si sdraia vicino a me. La luce che entra dalle finestre è puramente proveniente dalle stelle.

Siamo troppo in alto perché altre luci possano raggiungerci…

<<bill..?>>
Non risponde.
<<bill>>
<<che vuoi ancora?>>
Non lo vedo ma sono sicuro che sta sorridendo, il mio enfant terrible.
<<liberami, altrimenti domani avrò mal di braccia tutto il giorno>>
Niente. Silenzio.
<<bill…per favore…>>
Si alza a sedere, posso vedere il suo profilo nella luce argentea e nera.
<<…continua.>>
Solleva un ginocchio, vi appoggia un gomito, due dita su una tempia. Uno sguardo sibillino rivolto a me.


Non posso crederci.



<<bill…>>
Si china su di me.
<<dai, supplicami un po’…>>

Sta scherzando?!

Solleva il mio mento con l’indice. Quello sguardo che mi perfora non cambia. Sembra capace di ipnotizzare. Ma non ci penso neanche, stavolta non cederò.
Si avvicina, mi sfiora il collo con la lingua, poi lo morde.
<<bill!>>
Si tira indietro e scoppia a ridere, una risata argentina.

Un giocattolo. Sono il suo giocattolo.


Allunga le braccia sopra di me e mi scioglie i polsi. La mia cintura scivola per terra.
Mentre mi massaggio le mani per riprendere un po’ di sensibilità, resta lì a guardarmi, tranquillo.
<<sei pentito? Non mi obbligherai più a rientrare solo perché sei pigro?>>
Gli salto letteralmente addosso e lo massacro di solletico. Non lo può reggere. Perde tutto il fiato nel ridere.
<<to…Tomi!! Ba-asta!!! Ti prego!!>>
Lo fermo sotto di me, a pancia in giù.
Gli sussurro in un orecchio
<<ah, adesso chi è che supplica?>>
Nella penombra vedo che arrossisce.
Si gira sotto di me, ci baciamo. Siamo troppo stanchi malgrado tutto…così finisce che ci addormentiamo abbracciati, io senza nemmeno aver tolto del tutto i jeans.

Oh, notte, benedetta notte…


 
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=Kri=
view post Posted on 18/12/2008, 17:45




BELLISSIMA!!!
cotninua prestissimo mi raccomando!!
 
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.•Elysion.†.Roh•.
view post Posted on 20/12/2008, 14:28




31 ottobre,sono solo le cinque del pomeriggio.
Vengo svegliato da un essere di un metro e ottantatre saltellante sul letto.
<<allora?! Vuoi svegliarti,Tom? È ora!!>>
Step one. Mi chiamo Tom. Ok.
Step two. Sono sveglio? Sì, irrimediabilmente…
Step three. Ora…di che?
<<bill…ho sonno…>>
Potevo anche stare zitto. Con un sorrisone mi tira seduto sul letto.
<<tomi, dobbiamo prepararci!!>>
<<…Cosa?>> sbadiglio vistosamente, il mio fratellino mette il broncio.
<<halloween, Tom. Hai presente? Gente che si traveste…ed è questo il punto! –il suo discorso diventa molto enfatico, il che non può che farmi sorridere. Ha l’entusiasmo di un bambino quando vuole- Io voglio comprarmi un bel vestito. Tu hai scelto il costume?>>
Per me è uguale…ma non posso certo dirglielo, finirei di nuovo appeso alla testiera nella migliore delle ipotesi.
Mmh…forse dovrei dirglielo…
<<non ancora>>
<<io ne ho ordinato uno da tempo. Mi chiedo proprio che faccia farai. Se vuoi per te lo scelgo io…>>
<<no grazie, non voglio finire travestito da Nena per il secondo anno di fila>>
Ride, piegando la testa un po’all’indietro. Lo so che è esagerato, ma a me sembra tanto ultraterreno…
<<infatti –mi guarda serio- quest’anno farai Raperonzolo, raccogliendo i dread in una treccia…>>
Mi fingo offeso e lo lascio lì sul letto da solo.
<<dai Tomi…-piagnucola, finto come un Giuda, raggiungendomi nel bagno- stavo scherzando…>>
<<io no –biascico ostacolato dal dentifricio e dallo spazzolino- non ho idea di cosa mettere>>
<<la cosa più bella è che non dobbiamo preoccuparci di mascherarci eccessivamente. Sicuramente ci saranno persona camuffate da Tokio Hotel quest’anno>>
Sciacquo e sputo. Mi asciugo il viso nella salvietta e lo guardo, tutto preso nei suoi calcoli, tutto interessato a questa notte speciale…
<<e da cosa deriva questa tua convinzione?>> gli chiedo, attirandolo per i fianchi verso di me.
Arrossisce.
<<dal fatto che non vorrei nascondere il tuo viso con una maschera>>
Mi guarda fisso.
<<e’come fare un complimento a te stesso, sai?>>
<<io sono profondamente narcisista, Tomi>>
Sale con le dita fino a dietro il mio collo e lo solleva leggermente per poi baciarmi. Sta succedendo qualcosa al piano-di-sotto che potrebbe compromettere i piani di Bill, perché non include travestimenti….nè vestiti di sorta…lo sento.
<<vorresti dire che non sono bello?>> mi sussurra a fior di labbra, premendo con i polpastrelli dietro il mio collo. Sto impazzendo…
<<dimmi che lo sono, Tom.>>
Il suo alito sulla mia pelle…
<<l-lo sei, Bill>>
Cerco di ricompormi,non appena compare un sorriso malizioso e soddisfatto sul suo volto.
<<sei bello>>
Ed ecco che il mio schizofrenico preferito scatta con la testa di lato, sorridendo come un bambino da pubblicità, e con tono squillante fa
<<beh, grazie Tomi! Adesso sbrigati a liberare il bagno che devo usarlo io!>>
Maledetto…aspetta aspetta, mi sa che l’ho già chiamato così ieri…e il giorno prima…
Lo afferro per un braccio senza troppa forza, gli sorrido. Ho il suo stesso viso. Si gioca alla pari.
<<vuoi dire che non ti va di usarlo con me?>>
Sorride e scuote la testa
<<no, devo prepararmi da solo.>>
Ah, penso, è una cosa del genere “guardare la sposa prima delle nozze porta sfiga”?! E da quando?
Esce e mi dà appena il tempo di fare una doccia.
Non sa che infondo ho un’idea per il vestito di stasera…un po’tradizionale, magari, ma molto facile da togliere, e questo è un requisito fondamentale…
Lo lascio in bagno ai fatti suoi.
Ci sa fare con il trucco, chissà come si vestirà…si è portato una sacca in bagno. Chissà che contiene. Era piuttosto ampia.
Mi guardo allo specchio e mi do da fare.
Glie la faccio vedere io, Raperonzolo…
Pantaloni nerissimi, povero me. Io sono abituato a comodi jeans, ma se va bene non dovrò tenerli addosso a lungo…una camicia bianca allacciata solo fino al petto. Per niente da me, ma a lui di certo piacerà…un mantello nero.
Una cosa bassa, un po’di matita.
I suoi stivali neri un po’alti (così lo supererò in altezza, finalmente).
Denti finti…ero un topos di Halloween. Vampire-Tom. Spero che il messaggio gli sarà chiaro!
E’quasi buio. Quanto cazzo ci mette?

La serratura del bagno scatta.
Non ci posso credere…
Una figura pallida ed elegante, vestita con un corpetto aderente rosso scarlatto con intarsi neri ed una lunga gonna nera….nera come il mantello…
Sei proprio tu…
I capelli piastrati, un cerchietto infantile rosso scarlatto. Occhi allungati con la matita. Ombretto argenteo..labbra rosse.
Sei diabolico.
Sorride, avanzando verso di me.
<<ti piace la mia versione di Biancaneve, Tom?>>
Voglio solo che continui a guardarmi…
Pronto? Pronto…Tom, parla, Tom, dì qualcosa!
Bill sorride, alzando impercettibilmente un sopracciglio. Ah, ha tolto il piercing…
<<obiettivo centrato. Barriere di Tom azzerate.>> afferma, reclinando un po’la testa e ridacchiando.
<<e quando mai ti avrei alzato barriere?>>
Gli chiedo, pentendomene subito dopo. Che domanda idiota.
Il demone travestito da angelo sorride. Anzi, la principessa sadica…
Si avvicina a me, si gira di schiena e si appoggia al mio torace. Prende le mani che stavo lasciando penzoloni lungo i fianchi e se le porta sui fianchi, e poi su, fino a farsi abbracciare.
<<dove porterai questa innocente fanciulla stasera, Lestat?>>
Mi chiede, lui…senza ovviamente considerare che quel suo travestimento cela una creatura ben più subdola di quella che interpreto io…
<<il quartiere degli artisti?>>
Inizia a dondolare delicatamente, lentamente.
Stiamo danzando, principessa?!
Gli accarezzo le spalle.
<< Magari i giardini di Marte?>> gli chiedo, a bassa voce, sussurrando la mia proposta in un orecchio.
Sorride sibillino.
<<potremmo andare a vedere il Louvre illuminato, oppure…>> lo stringo più forte.
Si gira nella mia direzione, facendo aderire il suo corpo al mio come solo lui sa e può fare.
La camicia e la mantellina scivolano a terra, seguiti da quegli scomodi pantaloni. Lo prendo in braccio, lo stendo sul letto e sollevo quella gonna…

…Oppure, no…




*§*§*§*§*§*§*§*§*§*§*
 
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Damn&Dangerous
view post Posted on 21/12/2008, 15:49




Bellaaaa *-*
Continua!!!
 
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=Kri=
view post Posted on 21/12/2008, 18:43




bella continuaaaaaaaaaaa
 
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SweetAmy95
view post Posted on 22/12/2008, 11:55




Bellishima qst ff :woot:
continua mi raccomando
 
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•{santina_~
view post Posted on 22/12/2008, 14:34




questa ff è la più bella che abbia mai letto
 
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.•Elysion.†.Roh•.
view post Posted on 10/1/2009, 11:36




Notte, oscurità, oblio...

Avevamo passato tutta la notte e la prima parte del mattino a fare l’amore, ad abbracciarci e a baciarci.
La sera, verso le cinque, apro gli occhi per primo.
Bill dorme sulla pancia, il viso appoggiato al dorso della mano destra, rivolto verso di me.
Approfitto dell’occasione per osservare quel volto così simile eppure così diverso dal mio…mi soffermo su quelle labbra che ho baciato un numero incalcolabile di volte, su quegli occhi che hanno un potere immenso sul mio cuore. A volte mi piace lasciarmi andare a questi pensieri, ovviamente, non l’ammetterei mai…
Ah, ha strizzato leggermente gli occhi ed ha accennato un sorriso. Sta per svegliarsi….posso concedermi ancora qualche sguardo innamorato senza tradirmi con lui.
Non capisco perché mi metta in imbarazzo fargli capire quanto mi piace…macchè, lui non mi piace affatto. Io l’amo, me ne sono reso conto da tempo….anche se il nostro è quel genere d’amore ben lontano dal suono delle campane e dai bouquets di gigli bianchi. Mah, infondo non me ne frega niente. Mi basta avere Bill così…
Sussurra con la voce roca di chi si è appena svegliato
<<tom…non guardarmi la mattina presto…>>
Rido.
<<bill, è quasi sera…>>
Apre un occhio, poi li strizza entrambi e si gira dall’altra parte.
Mi avvicino e l’abbraccio. Le “mattine dopo” ci sono sempre un sacco di cose che vorrei dirgli, alla fine non so mai come iniziare e finisce che mi muore tutto in gola. Pazienza. Sono un chitarrista io, non un cantante…non sono bravo con le parole. Non è il mio lavoro.
<<bill…>>
Ci provo lo stesso. Lui si volta nella mia direzione, mi copre gli occhi con una mano e mi bacia di nuovo, poi sposta la mano lasciando spazio ad un lungo gioco di sguardi fra me e lui. Le nostre iridi identiche indugiano sui lineamenti dell’altro, sulla forma degli occhi e su quella delle labbra.
Mi sorride.
<<stasera mi porti a fare un giro della città? Converrai –si mette più comodo sul fianco- converrai che non abbiamo visto molto…>>
Ricambio il sorriso.
<<io non me ne pento, tuttavia se insisti…>>
<<insisto. Dai…portami a vedere qualcosa di questa città. Ad esempio, quel minuscolo tempietto bianco che si vede dalla finestra…sulla Senna…cos’è?>>
<<ah, non lo so…ma un uccellino mi ha detto che l’Île de la cité è davvero bella al tramonto, anche se non vedremo i Bouquinistes, c’è la Conciergerie… e potremmo farci un giro su Bateau Mouche…>>
Mi sorride come se gli avessi rivelato di essere Babbo Natale…basta così poco…
<<non vedo l’ora…grazie, Tomi>> si solleva sui gomiti e mi bacia la punta del naso, prima di alzarsi dal letto, passare per l’armadio ed infilarsi in bagno.
Sono rassegnato. Vivere con Bill significa docce brevi, disponibilità ai suoi programmi 24 ore su 24 e soprattutto divieto di precedenza su alcunché!
…Però…quanti momenti irripetibili può regalare la sua presenza in un solo istante.
Per le sette siamo fuori. Il cielo è ancora tinto dalle ultime luci del tramonto.

Camminiamo per mano sul ponte dedicato allo Zar. Bill rimane affascinato dalle imponenti decorazioni d’oro. L’arte gli piace davvero. Quando arriviamo davanti a Nôtre Dame, il rosso del cielo è completamente sfumato in un blu luminoso come accade solo qui.
<<ti ricordi il cartone animato del Gobbo?>>
<<wow, sei ancora tu. Pensavo che ti avesse rapito un alieno…>>
<<cioè?>>
<<non so, ultimamente te ne salti fuori con un interesse tale per la cultura che pensavo ti mettessi a cantare Cocciante o peggio a citarmi Hugo..>>
Si mette a ridere. Andiamo a sederci sotto la statua di Carlo Magno, ci abbracciamo e continuiamo ad accarezzarci in volto come se il resto del mondo, il tempo, la gente, la morale non esistessero.
Le sue guance sono un po’fredde nonostante sia rosso sulle gote. I suoi occhi brillano, è l’espressione della felicità.
<<tomi, ho fame. Andiamo a prenderci qualcosa in centro?>> mi chiede poi, nascondendo il viso fra la mia spalla e l’incavo del collo.
<<va bene, andiamo, cucciolo>> mi alzo per primo e gli tendo una mano che afferra subito con un grande sorriso.
Ci avviamo sul vecchio ponte, passando vicini alle bancarelle chiuse dei Bouquinistes.
Camminiamo lentamente, a braccetto. Sarà mezzanotte, Parigi è viva: ovunque lungo la Senna passeggiano coppiette. Passiamo inosservati.
C’è una Boulangerie ancora aperta dall’altra parte della strada, la noto io per primo e mi lancio di corsa verso il negozio.
Forse è per via della fretta…volevo assolutamente comprargli qualcosa.
Forse è per questo motivo che non noto una berlina verde smeraldo muovere verso di me.
Tutto è rapido e confuso. In un susseguirsi di flash, vedo me fermo in mezzo alla strada, l’auto non si ferma, rumore di clacson, una voce conosciuta che mi chiama…il marciapiede davanti alla panetteria.
Mi fanno male i gomiti e le ginocchia. Mi giro subito, alle mie spalle Bill è sdraiato immobile parzialmente coperto dall’auto verde, da cui è sceso di corsa un uomo. L’uomo prende un telefono e parla velocemente, non capisco una parola, mi avvicino e mi inginocchio: Bill perde sangue dalla testa.
L’ambulanza arriva in un lampo e ci porta a sirene spiegate verso Les Invalides. La barella attraversa di corsa il cortile fiorito, credo che un’infermiere mi abbia chiesto come sto, non lo so…
Seguo Bill e la barella fino ad una porta metallica che si chiude lasciandomi fuori.
Vi appoggio le mani. E’ gelata.
Mi lascio cadere in sala d’aspetto, accolto da un sedile scomodo. Una donna viene a farmi delle domande in un inglese stentato. Non so rispondere, non mi ricordo niente. Nella mia testa c’è solo Bill. Bill. Bill. Bill.

Un’ora dopo siamo di nuovo insieme. L’hanno cambiato con una camicia dell’ospedale, dorme in un letto bianco. Ce l’ha fatta. Ha superato l’intervento, dovrebbe svegliarsi a breve…fai presto, fai presto, devo guardarmi nei tuoi occhi…

L’alba. Una luce dorata investe la stanza.
Bill sussurra qualcosa, infine apre gli occhi. Guarda il soffitto per un po’…mi avvicino, lui si volta nella mia direzione.
I nostri occhi si sono incontrati.
Prende fiato a fatica.
<<bill…>> mi viene da piangere. Un groppo in gola mi impedisce di continuare a parlare.
Corrugando leggermente le sopracciglia, mi sorride innocente come un bambino. Finalmente riesce a parlarmi e chiede…

<<…Chi sei tu?>>


*§*§*§*§*§*§*§*§*§*§*

These wounds won’t seem to heal…
This pain is just too real…
There’s just too much that time cannot erase…

When you cried, I’d wipe away all of your tears
When you screamed, I’d fight away all of your fears
I’ve hold your hand through all of these years,
But you still have…
…all of me.

I’ve tried so hard to tell myself that you’re gone,
But though you’re still with me,
I’ve been alone all along…



Per la promozione del nuovo album ci troviamo di nuovo a Parigi. Posso vedere la Tour Eiffel con gli splendidi Giardini di Marte e le loro fontane dal vetro dell’aereo.
Da quel giorno sono passati quattro anni….quattro anni esatti dalla notte in cui Bill dimenticò il nostro amore. Il medico ha battezzato la sua patologia con il nome di amnesia parziale: inizialmente sperava fosse solo temporanea, purtroppo in seguito è stato chiaro che non era così. Bill, come tutti coloro che sono affetti da questo male, ha dimenticato la parte più importante dei suoi ricordi legata alla persona alla quale pensava più intensamente al momento dell’incidente.
Non posso fare nulla per fargli recuperare la memoria parzialmente perduta, poiché secondo il parere medico gli provocherei un trauma tale da rinchiuderlo in un labirinto psicologico senza uscita.
Non posso farlo, perché come fratello gli voglio bene.
Per questo motivo sorrido quando lo sento ridere perché la mia bellissima nipotina Maria, tale e quale al padre nell’aspetto, gli ha fatto l’ennesimo dispetto. Bill è felice..e questo è il mio nuovo, doloroso concetto d’amore:

essere felici per la Sua gioia, anche se non ne sono più io l’artefice.

Bill è abbastanza attaccato a me come fratello. Non dormiamo più assieme. Non ci baciamo, raramente ci abbracciamo. Non ho più potuto sussurrargli i miei pensieri all’orecchio.
Non posso recidere il mio legame con lui, né dimenticare tutto quello che è stato.
Oh, quant’è vero…non comprendi mai a fondo il valore di ciò che hai finchè non lo perdi, e allora, è troppo tardi…Lo so. Le passeggiate notturne, i gemiti, i sospiri. Le confessioni, il suo corpo, il mio. I nostri cuori all’unisono. Le nostre due anime danzanti su un pentagramma…niente di questo tornerà mai reale.

Per questo dal cimitero dei miei sentimenti tutte le notti sale un inno…

Inno alla notte che,
sola, nel sogno,
sa riportare Bill da me…



[FINE]

SPOILER (click to view)
Scusate la lunga assenza, ero impegnata sul mio forum ^^' e con gli esami. Se vi è piaciuta questa ff, posso postarne il seguito, che è un po'più lungo ^^
 
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•{santina_~
view post Posted on 10/1/2009, 12:40




tranqui non preoccuparti^^ è troppo bella complimenti^^
 
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=Kri=
view post Posted on 10/1/2009, 13:44




Davvero Bellissima!!
Tel a sposto in ff concluse!!
cosi i visitatori e gli utenti la leggeranno di certo!!!
 
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.•Elysion.†.Roh•.
view post Posted on 10/1/2009, 16:39




Grazie mille ^^
 
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luna1997
view post Posted on 22/4/2013, 15:05




è stupenda, sei stata davvero bravissima..oddio povero tom mi viene da piangere...tanti complimenti ancora :wub:
 
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11 replies since 18/12/2008, 16:15   242 views
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